Combattere ansia e depressione con una terapia yoga
Yoga in ospedale a Milano
Una terapia Yoga verrà sperimentata come intervento terapeutico per la cura della persona ammalata di distimia e disturbo panico-ansia generalizzata
17.06.2010. L’ansia normale è quel leggero stato di agitazione che prende nel risolvere un conflitto o nel portare avanti scelte difficili, una risposta naturale a situazioni di stress. Diventa invece un problema quando diventa troppo intensa e fastidiosa, presentandosi spesso in accompagnamento alla depressione.
Per curare questi disturbi oggi, accanto ad un’adeguata terapia farmacologica, un valido aiuto può venire da una tecnica yogica. L’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano sarà il primo ospedale pubblico italiano ad impiegare la Terapia Sky – Sudarshan Krya Yoga – come intervento terapeutico per la cura della persona ammalata di distimia e disturbo panico-ansia generalizzata. È stato condotto uno studio pilota su iniziativa di IAHV Italia Onlus – ONG internazionale a carattere educativo e umanitario attiva in oltre 150 Paesi e depositaria dell’utilizzo della tecnica SKY – proprio in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera milanese, e ora la ricerca scientifica prosegue, offrendo al contempo un servizio innovativo ai cittadini che possono avvalersene attraverso il normale pagamento del ticket previsto dal SSN.
Distimia e disturbo panico-ansia generalizzata sono quadri che in psichiatria vengono classificati come disturbi “minori”, ma che possono rendere difficile l’esistenza. Senza contare che i dati riguardo l’incidenza di questi disturbi a livello nazionale e internazionale sono risultano piuttosto preoccupanti: la depressione è in crescita esponenziale e si stima che affligga dalle 6 alle 11 persone su 100, colpendo maggiormente soggetti di età compresa tra i 25 e i 55 anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità entro il 2020 sarà la seconda patologia più diffusa al mondo dopo i disturbi cardiovascolari. Al momento la psicoterapia e le terapie farmacologiche sono le tecniche utilizzate ma oggi si sta sperimentando con successo, anche in Italia, la Terapia Sky – Sudarshan Krya Yoga, tecnica yogica basata sulla respirazione. Gli studi sino ad ora condotti in Italia e all’estero dimostrano che questa tecnica respiratoria porta ad un riequilibrio della bilancia simpatico vagale ristabilendo un equilibrio neurofisiologico che è alla base di uno stato di salute.
Da sottolineare che, rispetto ad una respirazione completa, la comune respirazione toracica fa entrare nei polmoni una quantità d’aria 3 volte inferiore. «In un’ottica di medicina integrata – spiega il Dottor Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli – il compito di una moderna neuroscienza è di cercare nuove evidenze ma anche riscoprire in una nuova luce convincenti metodi di cura antichi».
Di facile apprendimento la Terapia Sky è basata su un sistema di yoga moderno e laico. La tecnica orientale indiana si fonde infatti con la tecnica occidentale di valutazione testistica ed ECG a 3 derivazione per valutare i cambiamenti che questo metodo induce nella persona. Tutti i pazienti sono dunque sottoposti a valutazioni psicometriche e fisiologiche.
È interessante ricordare che la parola medicina contenga la radice med, presente anche in “meditare”, che ha origini dal ceppo linguistico indoeuropeo e significa “riflessione, cura”. Come radice linguistica esiste anche nella lingua latina nella parola mĕdçri che significa “curare”, e deriva a sua volta dalla lingua più lontana nei tempi, il Sanscrito, da Medha che vuol dire sapienza.
Il Protocollo è seguito dalla Dottoressa Stefania Doria, medico psichiatra e Responsabile Scientifica del Progetto all’interno dell’Ospedale Fatebenefratelli e dal Dottor Roberto Sanlorenzo, biologo molecolare e Responsabile Scientifico Terapia SKY per IAHV Italia Onlus, oltre che uno dei 2 trainer ufficiali in Italia del metodo SKY.
Alessandro Veronesi
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