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Yoga tradizionale

Yoga tradizionale

 

COSA VUOL DIRE YOGA TRADIZIONALE?
Lo yoga tradizionale è tale quando vi è la presenza di un maestro riconosciuto, che segua una tradizione riconosciuta e rispettata nel tempo e negli anni, questo tipo di tradizione ha il nome sanscrito di PARAMPARA.
Parampara è una parola in sanscrito che indica una successione di maestri e discepoli e può essere definita come tradizione Guru-Shisya.
Nel sistema parampara, la conoscenza, in qualsiasi campo, non subisce alcun tipo di manipolazione, ma viene tramandata direttamente alle generazioni successive attraverso un procedimento che è in gran parte costituito da pura esperienza e non da elucubrazioni razionali o intellettuali.
Il termine sanscrito significa letteralmente una serie ininterrotta o di successione.

PERCHE’ E ‘ NECESSARIO UNO YOGA TRADIZIONALE?

Oggi giorno, come d’altronde è sempre avvenuto,il mondo è pieno di ciarlatani, di maestri improvvisati, la certezza che lo yoga provenga dall’India non si ha; ma che l’India lo abbia conservato e sviluppato fino ai giorni nostri con il sistema PARAMPARA è una verità indiscutibile e assoluta: così era un tempo ed così ora.
Questa è proprio una delle caratteristiche principali dell’India, che possiamo definire un po’ la Madre di tutte le tradizioni umane , dove il tempo è veramente qualcosa di relativo, tuttora la percezione che si ha in India è che il  passato , il presente e il futuro convivano tra loro senza tensioni particolari.
Esistono tante tecniche di yoga che abbiamo ereditato dal lontano passato , dai testi tradizionali.

I veri maestri, appartenenti alla tradizione non insegnano queste tecniche come in un libro stampato, ma le adattano al momento in cui si sta vivendo e attirano un particolare tipo di discepoli in base alla loro esperienza, natura e temperamento, sanno quello che è meglio per una tipologia di personalità, piuttosto che per un altra, ma nello stesso tempo l’insegnamento dello yoga non viene snaturato, non viene perso il filo conduttore della tradizione, che è l’unico ponte che ha permesso di mantenere  viva questa conoscenza e la deve perpetuare anche per le generazioni future.
Poiché la “conoscenza” vera non si può attingere con lo sforzo razionale, intellettuale: la nostra vita è già intrisa di conoscenza, la conoscenza dei nostri padri, delle nostre madri, dei nostri antenati più lontani, fino ad arrivare ad un lontano passato che nessuno può più ricordare razionalmente, eppure in noi è immagazzinata tutta la conoscenza del creato…ma non siamo in grado di accedervi, non abbiamo la password, che ci permette di “conoscere” ciò che è andato perso nel tempo e che è depositato nel nostro DNA fisico, psichico e spirituale.
Ora come si fa ad essere certi che lo yoga che si sta praticando è serio e che quello che viene impartito serva veramente al benessere della persona o piuttosto non sia un sistema che gli ruba energia e denari? Chi ci può garantire oggi come oggi che chi insegna yoga non sia un improvvisato maestro, visto che a parte in India (Bihar Yoga Baharati) non vi sono altre università riconosciute da qualche governo a o da qualche organismo a livello mondiale?
A mio avviso questo può essere garantito solo dallo “yoga tradizionale” ossia dalla presenza di un GURU ( letteralmente GURU significa “colui che illumina l’oscurità” ) cioè una guida, qualcuno che è passato in una certa strada e la conosce molto bene, come conosce molto bene il corpo, la mente, le emozioni, la psiche umana le sue potenzialità e le sue trappole.
Attualmente nel sistema dello yoga esistono molti maestri di nascita non indiana, che seguono la tradizione, alcuni molto rinomati a livello internazionale, riconosciuti e rispettati anche dai sistemi più ortodossi dell’India, ma il GURU e il suo lineage devono per forza essere indiani, altrimenti non è uno “yoga tradizionale” questo non vuol dire essere settari, ma semplicemente riconoscere la realtà dei fatti e rispettare la giusta posizione dando il giusto rispetto a chi da millenni sperimenta su di se per poi passare a tutti gli altri la conoscenza di pratiche millenarie come lo yoga.
L’unica certezza che abbiamo che uno “yoga sia serio” e cioè che non sia una delle tante tecniche che sorgono e muoiono come innumerevoli meteoriti, che sono solo mode del momento, è quello di seguire uno yoga tradizionale, cioè della tradizione maestro e discepolo.
Nello yoga tradizionale l’insegnante, in realtà canalizza il suo maestro, che a sua volta a fatto così con il suo e via di seguito fino ad arrivare alla fonte primaria della conoscenza.
Il procedimento dello yoga è un percorso che interessa tutta la sfera umana: corpo fisico, energetico, mentale, psichico,spirituale pertanto solo chi proviene da una tradizione sa bene armonizzare al meglio questi aspetti della personalità umana.

QUINDI LO YOGA TRADIZIONALE E’ IL MIGLIORE TIPODI YOGA?

In realtà lo yoga tradizionale non è uno stile di yoga, ma sono differenti tradizioni che nei metodi e nelle tecniche possono essere anche agli antipodi, ma comunque sempre valide.
Quando una persona vuole frequentare ex novo un corso di yoga e non sa scegliere fra un centro o un insegnante piuttosto che un’altro e vi si presenta un o più “maestri di yoga” è consigliabile ,a mio avviso, investigare su quale sia il “lineage” di appartenenza, non basta che si indica di seguire dei personaggi famosi (Guru, Yogi, Santi,….) ma occorre che il fondatore di quel particolare centro yoga , sia un discepolo che abbia avuto una iniziazione da qualcuno appartenente a qualche tradizione riconosciuta,famosa e apprezzata , non dai media, ma dalla tradizione.

MA IN QUESTO MODO NON VI E’ IL RISCHIO CHE LOYOGA TRADIZIONALE RISULTI POI  UNA SETTA?
Al contrario l’appartenenza ad una tradizione è l’unica certezza di non cadere in qualche setta, nata dall’oggi al domani promettendo chissà quali vantaggi o chissà quale riuscita.
I veri Guru, i veri maestri (cioè quelli appartenenti alla tradizione) non obbligheranno mai a nessuno di cambiare il proprio credo religioso o le proprie inclinazioni poiché questo è considerato“adharmico” non rispettoso della legge universale, solo i commercial Guru potrebbero fare una cosa di questo tipo e sempre solo questi ultimi si proporrebbero al mondo come i detentori di chissà quale “panacea” per risoluzione di tutti i problemi.

MA AL GIORNO D’OGGI PARLARE DI TRADIZIONE NON E’ UN PO’ NOIOSO?
Tradizione non vuol dire che non si è contemporanei, che non si vive il momento presente, anzi proprio il contrario è la tradizione che adatta via via le “antiche tecniche “ ad ogni nuovo momento della vita e nello stesso tempo non rifiuta il passato pensando che esso sia totalmente superato…molte volte è a causa di questa mancanza di radici, della mancanza di un “ponte” con i nostri antenati, l’aver pensato che “il progresso tecnologico” permettesse di creare una nuova vita, un nuovo mondo senza prendere in considerazione la nostra eredità è risultato nel tempo un grave errore, ed è questo uno dei motivi principali che ha creato e crea tanti problemi a molti giovani e ragazzi dei giorni nostri.
Concludendo posso dire con certezza che la tradizione non è noiosa, la tradizione è spirituale, cioè divertente!

Le vie del mondo sono molte, ma il cammino verso Dio , lo spirito , la divinità , è uno . Dedizione alla elevazione degli altri, vedere gli altri in noi stessi e noi stessi negli altri , questo è lo yoga finale. Non c’è altro modo per cambiare la nostra limitata visione egocentrica ad una visione cosmica . Questo è il percorso e questo è lo yoga del nuovo millennio –chiamatelo “Yoga della Libertà” .

Sri Swami Satyananda Saraswati 

Centro Yoga Roma Tuscolana

Corsi hatha yoga Roma

Satyananda Yoga Roma

 

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